I parassiti gastro-intestinali del cane e del gatto
- martad9
- 24 giu 2021
- Tempo di lettura: 3 min
I PARASSITI GASTROINTESTINALI DEL CANE E DEL GATTO:
PERCHE’ FACCIAMO L’ESAME DELLE FECI?

I parassiti gastrointestinali sono la causa più comune di feci molli e malassorbimento dei nutrienti nei cuccioli di cane e nei gattini. Questi possono infestarsi con gli endoparassiti gastrointestinali vivendo in un ambiente contaminato o possono contrarre le parassitosi dalla madre tramite il latte.

Molto spesso negli allevamenti, nei canili e nei gattili vengono eseguiti trattamenti di sverminazione ad ampio spettro non accompagnati da un esame delle feci. Quest’ultimo risulta però di fondamentale importanza perché non tutti i parassiti gastrointestinali possono essere eliminati con i vermifughi ad ampio spettro! Ecco perché vi chiediamo sempre di portarci in occasione della prima visita un campione di feci del nuovo arrivato in famiglia. Analizzando le feci al microscopio, saremo in grado di dare un nome ai parassiti per poterli trattare con successo. Ricordiamoci che non vedere ad occhio nudo i parassiti nelle feci non significa che non ci siano, in quanto alcuni non raggiungono dimensioni tali da potere essere visti macroscopicamente, mentre altri si rendono visibili solo in caso di infestazioni gravi.
I PARASSITI GASTROINTESTINALI DEL CANE E DEL GATTO: I NEMATODI
Tra i parassiti intestinali più comuni vi sono sicuramente i nematodi, ovvero i cosìddetti vermi “tondi” per la loro forma corporea cilindrica.
Alla classe dei nematodi del piccolo intestino appartengono gli ascaridi e gli strongili gastrointestinali, mentre a quella dei nematodi del grosso intestino i trichiuridi.
Gli ascaridi sono dei vermi biancastri che raggiungono in media i 10 cm di lunghezza. Le loro uova larvate vengono assunte da cani e gatti dal latte materno, direttamente dall’ambiente oppure tramite l’ingestione di ospiti paratenici (organismi portatori del parassita in fase di quiescienza) quali roditori e lombrichi. Gli adulti maturano a livello intestinale causando stentata crescita, perdita di peso, diarrea e vomito.
Appartengono all’ordine degli ascaridi Toxocara canis, Toxocara cati e Toxascaris leonina.
All’ordine degli strongili gastrointestinali appartiene Ancylostoma caninum, verme di colore variabile dal rosso al grigiastro e di lunghezza pari a 12-20 mm. Il suo nome deriva dalla caratteristica forma ad uncino dell’estremità anteriore del corpo. L’infestazione avviene tramite il latte materno, l’ingestione dall’ambiente delle uova o la penetrazione delle larve attraverso la cute. Gli strongili si localizzano a livello dell’intestino tenue dove determinano irritazione meccanica causa di diarrea ed abbattimento e si nutrono di sangue; i cani e i gatti risultano, infatti, anemici.
I trichiuridi sono nematodi che parassitano l’intestino crasso dei cani e occasionalmente dei gatti. In particolare, Trichuris vulpis è un verme biancastro della lunghezza di 4,5-7,5 cm. Entra nell’apparato digerente dei cani tramite ingestione e provoca l’infiammazione della mucosa dell’intestino cieco causando diarrea spesso emorragica e dimagrimento.
I PARASSITI GASTROINTESTINALI DEL CANE E DEL GATTO: I CESTODI
I cestodi sono detti vermi “piatti” per la forma schiacciata del loro corpo. Questo si compone di tanti segmenti detti proglottidi; le proglottidi poste nella parte terminale del corpo fungono da mezzo di trasmissione della parassitosi in quanto si staccano per uscire dall’ano dell’ospite veicolate dalle feci.
Appartengono alla classe dei cestodi le tenie.
Dipylidium caninum è la più comune tra le tenie del piccolo intestino del cane e del gatto e misura 50 cm di lunghezza. Le sue proglottidi hanno una forma caratteristica “a chicco di riso”; una volta espulse nell’ambiente esterno liberano le cosìddette capsule ovigere, che verranno ingerite dagli ospiti intermedi, in questo caso i pidocchi e le pulci. L’infestazione di cani e gatti, infatti, avviene unicamente tramite l’ingestione delle pulci o dei pidocchi portatori del parassita. I segni clinici conseguenti alla teniasi sono dimagrimento, diarrea, irritazione e prurito della zona perianale.
Taenia taeniaeformis è un cestode che risiede nell’intestino tenue del gatto. Raggiunge i 70 cm di lunghezza ed ha come ospiti intermedi i roditori. I gatti, infatti, si infestano tramite l’ingestione del fegato dei roditori. Nei gatti spesso non produce segni clinici, ma nelle infestazioni massive le proglottidi possono essere visibili nella zona perianale o nelle feci.
I PARASSITI GASTROINTESTINALI DEL CANE E DEL GATTO: I COCCIDI E LA GIARDIA
I coccidi sono parassiti del piccolo intestino del cane e del gatto. Isospora canis e Isospora felis sono le specie più comuni.
La coccidiosi ha un ciclo diretto, ovvero i cani e i gatti infestati da coccidi eliminano con le feci le oocisti, che sporulano nell’ambiente diventando infestanti per altri animali in caso di ingestione. È possibile anche un ciclo indiretto tramite l’ingestione di roditori portatori di coccidi.

Il segno clinico principale è la diarrea.
Giardia duodenalis è un protozoo del piccolo intestino con ciclo diretto; i trofozoiti della giardia formano delle cisti che vengono espulse con le feci, che fungeranno da mezzo infestante per gli altri animali e per l’uomo.
La giardiasi può determinare diarrea cronica e dimagrimento.




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