L’otoematoma nel cane e nel gatto
- martad9
- 14 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Fortunatamente nella mia quotidianità ambulatoriale ho sempre meno casi di questo tipo, ma vediamo a cosa è dovuto l’otoematoma.
L’otoematoma consiste in un versamento di sangue a livello di padiglione auricolare. Si osserva più frequentemente nel cane che nel gatto.
L’orecchio appare rigonfio, in quanto il sangue uscito dai capillari sottocutanei del padiglione, si accumula e determina un distacco fra la cartilagine della pinna auricolare e la cute sovrastante. L’orecchio, inoltre, risulta caldo e dolente. All’animale questa situazione comporta un notevole malessere.

La causa di rottura dei capillari del padiglione auricolare è lo scossare ripetutamente la testa a causa di fastidio o prurito legati a otiti di qualsiasi natura, parassiti quali acari o presenza di corpi estranei (ad esempio forasacchi) nel condotto auricolare. E più il gonfiore aumenta, più all’animale dà fastidio e più scuote la testa o si gratta, andando così a creare un circolo vizioso.
L’otoematoma può essere curato in maniera medica o chirurgica.

La prima consiste nell’applicare localmente una pomata per fare riassorbire il versamento, il quale nel corso di un mese o più si riassorbirà lentamente lasciando, però, l’orecchio alterato dal punto di vista estetico. La guarigione è lenta perché i fragili capillari auricolari hanno la tendenza a continuare a gemere sangue con conseguente recidiva del versamento. Si possono anche associare drenanti naturali come integratori alimentari per favorire il riassorbimento.

La seconda consiste, invece, nell’incidere l’otoematoma per fare fuoriuscire il sangue e nell’inserimento di un drenaggio. Questo rimarrà in sede il tempo necessario affinché i capillari si rimarginino, poi potrà essere rimosso.
Nei casi più gravi, per ridurre al minimo l’accartocciamento anti-estetico del padiglione auricolare, è possibile applicare dei punti che ne distendano la cute.
Tutte queste terapie però sono inutili se non si risolve o si mantiene sotto controllo la causa scatenante che ha portato l’animale a scuotere la testa. Quindi in concomitanza con la risoluzione dell’otoematoma è necessario capire cosa ha causato lo scuotimento della testa e cercare di porvi rimedio, altrimenti si rischia di avere continue recidive dell’otoematoma.
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